CHÉNIER Come un bel dì di maggio che con bacio di vento e carezza di raggio si spegne in firmamento, col bacio io d'una rima, carezza di poesia, salgo l'estrema cima dell'esistenza mia. La sfera che cammina per ogni umana sorte ecco già mi avvicina all'ora della morte, e forse pria che l'ultima mia strofe sia finita, m'annuncerà il carnefice la fine della vita. Sia! Strofe, ultima Dea! ancor dona al tuo poeta la sfolgorante idea, la fiamma consueta; io, a te, mentre tu vivida a me sgorghi dal cuore, darò per rima il gelido spiro d'un uom che muore.
Roucher abbraccia Chénier. Schmidt ritorna, i due amici si stringono la mano e si separano commossi.