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SCENA QUINTA Appartamento magnifico a pian terreno con una loggia deliziosa in prospetto, che corrisponde al mare. A destra l'ingresso e varie stanze. Isabella innanzi ad uno specchio grande portatile, che finisce d'abbigliarsi alla Turca.Elvira e Zulma, poi Lindoro, Mustafà e Taddeo.
Recitativo
ISABELLA Dunque a momenti Il Signor Mustafà mi favorisce A prendere il caffè? Quanto è grazioso Il Signor Mustafà. Ehi...Schiavo...Chi è di là?
LINDORO Che vuol, Signora?
ISABELLA Asinaccio, due volte Ti fai chiamar?...Caffè.
LINDORO Per quanti?
ISABELLA Almen per tre.
ELVIRA Se ho ben inteso Con voi da solo a sola Vuol prenderlo il Bey.
ISABELLA Da solo a sola?... E sua moglie mi fa tali ambasciate?
ELVIRA Signora...
ISABELLA Andate...Andate... Arrossisco per voi.
ELVIRA Ma che cosa ho da fare?
ISABELLA Io v'insegnerò. Va in bocca al lupo Chi pecora si fa. Sono le mogli Fra noi quelle che formano i mariti. Orsù: fate a mio modo. In questa stanza Ritiratevi.
ELVIRA E poi?
ISABELLA Vedrete come a Mustafà farò drizzar la testa
ZULMA (Che spirito ha costei!)
ELVIRA (Qual donna è questa!)
ISABELLA alle schiave Voi restate (a momenti Ei sarà qui): finiamo d'abbigliarci. Ch'egli vegga...Ah! Sen viene: Or tutta l'arte a me adoprar conviene.